L'inizio dell'influenza linguo-specifica e le modalità con cui essa si manifesta rappresentano un aspetto dello sviluppo linguistico aperto alla verifica sperimentale, specificamente di tipo inter-linguistico. Perché si possa dire che esiste una influenza linguo-specifica bisogna dimostrare: 1) che le differenze fonetiche tra gruppi linguistici diversi sono maggiori delle differenze all'interno dei gruppi; 2) che queste differenze riflettono i patterns caratteristici di ciascuna lingua (Boysson-Bardies et al., 1992). Al fine di distinguere tra proprietà universali e proprietà linguo-specifiche, una strategia consolidata è quella di quantificare le relazioni tra le strutture fonetiche e le combinazioni fonotattiche presenti nel babbling dei bambini cresciuti in ambienti linguistici diversi e quelle presenti nelle rispettive lingue materne. Tale strategia di ricerca ha portato Vihman & Boysson-Bardies (1994), ad esempio, a individuare un'influenza positiva della lingua nativa già a 9-10 mesi, allorché i foni nativi aumentano, e un'influenza negativa a partire dai 12 mesi circa, allorché i foni non nativi diminuiscono.
Per l'italiano non esistono molti dati, e anche quelli esistenti partono purtroppo solo dai 10 mesi: troppo tardi, probabilmente, per individuare l'inizio dell'influenza della lingua nativa.
Questo studio è parte di un progetto di ricerca più ampio, su bambini dai sei mesi (inizio del babbling) ai 30 mesi. Si presentano qui i risultati delle prime analisi che sono parte della tesi di dottorato del secondo autore. Il soggetto indagato è una bambina audioregistrata e trascritta foneticamente a 6, 8, 10, 12, 14 e 16 mesi di età.
I risultati relativi al calcolo delle frequenze dei diversi tipi sillabici e segmentali in rapporto alla loro posizione entro la sillaba e la parola non saranno qui espressi, come in altre occasioni, in funzione dell'età, bensì in funzione dell'evoluzione lessicale del bambino, e organizzati in tre diversi stadi riconosciuti in letteratura: lo stadio delle 0 parole (da 0 a 3), lo stadio delle 4 parole (da 4 a 14), lo stadio delle 15 parole (da 15 a 24). I risultati potranno così essere direttamente confrontati con i dati interlinguistici presentati in Boysson-Bardies et al. (1992). La marcia di avvicinamento della bambina verso il sistema fonologico dell'italiano sarà valutata tramite un confronto della sua produzione vocale con i dati relativi alle frequenze di occorrenza delle strutture foniche del lessico italiano, tratti da una lista di parole desunte dal Primo vocabolario del bambino (Caselli e Casadio 1995), e da alcuni studi di frequenza disponibili per la lingua italiana.
Lo sviluppo fonetico in relazione agli stadi di produzione della parola: studio pilota di una bambina italiana
Tipo Pubblicazione:
Contributo in atti di convegno
Publisher:
EDK Editore, Torriana, ITA
Source:
II° Convegno Nazionale dell'Associazione Italiana di Scienze della Voce (AISV), pp. 472–490, Salerno, 30 novembre - 2 dicembre 2005
Date:
2006
Resource Identifier:
http://www.cnr.it/prodotto/i/139826
urn:isbn:88-95112-21-0
Language:
Ita